La contrada di Pezze Vicine in festa per Sant'Antonio da Padova

FASANO - Una festa attesa da 60 anni quella rivissuta ieri (lunedì 13 giugno) nella piccola contrada fasanese di Pezze Vicine. Una festa riemersa dal dimenticatoio grazie alla buona volontà e alla devozione di due giovani abitanti della contrada, Giovanni Cisternino e Franco Laportosa, che della festa in onore di Sant'Antonio da Padova, santo a cui la chiesetta della contrada è dedicata, ne hanno sentito solo racconti e aneddoti. Una festa certamente a metà, causa pioggia, ma che ha saputo richiamare e racchiudere in unico spirito i “contradaioli” che hanno saputo unire le proprie forze in aiuto dei due giovani ragazzi che si hanno saputo prendersi sulle spalle il duro lavoro di organizzazione.

Tanta gente da ogni angolo del territorio di Fasano prima nei giorni di triduo in preparazione alla festa e poi durante la celebrazione presieduta dal priore di Fasano don Sandro Ramirez, che nella celebrazione eucaristica vissuta sul sagrato della piccola chiesa ha sottolineato la bellezza del ritrovarsi come comunità in festa e, poi, nel presentare e spiegare la figura del santo di Padova, invitando i fedeli ad essere perfetti nel cammino di fede così come il santo di origini portoghese ‘Amando Dio e amando il prossimo'. Ringraziamenti alla contrada anche dal giovane Giovanni Cisternino, uno degli organizzatori della festa, che ha sottolineato e ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la festa, contornata da un piccolo alone di scetticismo su cui alcuni hanno dovuto poi ricredersi.

La serata è successivamente proseguita lungo la strada della contrada, dove, grazie al lavoro di volontariato dell' Unitalsi di Fasano l'aria di festa è stata animata dalle prelibatezze del territorio. Il maltempo, come già detto all'inizio, ha bloccato i festeggiamenti, modificando i programmi iniziali, ma che poi sono proseguiti, a pioggia cessata, con il classico sparo dei fuori d' artificio che hanno fatto calare il sipario in una festa che ora, per generazioni, non sarà più un racconto ma una dolce realtà.